Novembre 2019. Prima di entrare nel merito di chi vince, bisogna passare dalla definizione:
La bellezza è l’insieme delle qualità percepite tramite i cinque sensi (in questo caso manca il tatto per ovvi motivi) che suscitano sensazioni piacevoli che attribuiamo a concetti, oggetti, animali o persone nell’universo osservato, che si sente istantaneamente durante l’esperienza, che si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi a un contenuto emozionale positivo, in seguito a un rapido paragone effettuato . La bellezza è consciamente o inconsciamente, associata a un canone di riferimento interiore che può essere innato oppure acquisito per istruzione o per consuetudine sociale.
Ecco: “… acquisita per istruzione o per consuetudine sociale”, questa è la bellezza in questione. Cioè: quella che vuole il consumatore che la visita per istruzione o per consuetudine sociale.
La pescheria più bella vista nella GDO italiana è, allora, quella di Alì (supermercati e superstore, gruppo Selex) perché:
. si allontana dalla massificazione e dall’allestimento attuale dei reparti del pesce,
. ama la razionalità visiva,
. è ordinata,
. a ogni divisione corrisponde una fila di prodotto e all’inizio è posto il cartellino del prezzo,
. è trasparente nel suo visual,
. toh: è controcorrente.
Probabilmente i responsabili-gestori del reparto non la amano neppure qui da Alì. Vorrebbero i piani inclinati assai per costruire la massificazione e la teatralizzazione, invece devono rinunciarvi perché piace e molto al consumatore che la preferisce per la sua semplicità e trasparenza alla massificazione dei molti.
La pescheria è uno dei mondi di eccellenza di Alì. Seguite su RetailWatch gli altri reparti dell’insegna padovana.
Caro Direttore, non sono per niente d’accordo, è tutto tranne che bella!
Al limite razionale, quello si ma la bellezza espositiva è proprio un altra cosa…
Caro dottor Soriani grazie per il suo post. Rilancio: la simplicitas è sempre bella, la semplicità permette al cliente di vedere meglio ciò che deve acquistare e infatti alcune ricerche indicano in questa forma organizzativa la maggior adesione da parte del cliente, che, alla fine della fiera, è quel che conta.
Concordo sul fattore semplicità per agevolare il cliente nella scelta ma ritengo che nei reparti freschissimi, la pescheria è il reparto principe, la teatralità è fondamentale per attirare il cliente, deve essere unita alla professionalità degli operatori che purtroppo oramai nella maggioranza dei negozi manca
Stefano purtroppo ci sono ricerche condotte sui consumatori che dicono il contrario: i clienti vogliono la semplicità, gli anni della teatralizzazione, intesa come massificazione, un pò in tutti i reparti è finita da un pezzo. La pescheria deve pensare anch’essa all’ambiente e ai problemi ambientali. Con le temperature al polo nord di 20° secondo lei va ancora bene teataralizzare-massificare oppure bisogna scegliere forme espositive semplici e ordinate. Credo ci sia da riflettere su cosa vuole il cliente e i problema in cui il supermercato e noi, viviamo.