Marzo 2020. Certo che i consumatori inseguono i loro pensieri… In fondo a questa classifica ci sono le aziende della detergenza, che del chimico fanno uso, ma anche i prodotti pet food, un segnale per le aziende scoraggianti, a cominciare dalla Nestlè e dalla P&G, probabilmente le persone si chiedono: “Chissà cosa ci mettono dentro…”?.
E va bene, ma trovare in cima alla classifica l’ortofrutta, che non è seconda a nessuna per l’uso di agenti non proprio naturali è sorprendente, come del resto al secondo posto trovare vini e spumanti, quando i vini biologici o addirittura vegani stentano a farsi vedere.
Più rassicurante la posizione dei prodotti per bambini, non sia mai, suvvia che qualcuno specula su questa categoria.
Sorprende anche l’acqua minerale, dove le aziende pagano cifre irrisorie allo Stato per prelevare l’acqua e nella stragrande maggioranza usano solo bottiglie pet.
Però è il pensiero dei consumatori, dice l’IRi, e va rispettato. Un po’ come alle elezioni politiche: è il pensiero dei cittadini, e va rispettato. Condizionamenti della comunicazione a parte.