Quanto vale la MDD, la marca del distributore, nei discount? Chi offre di più?

Data:

SUMMER CARD

Febbraio 2020. Il 2019 si è chiuso con questi dati:

. la MDD ha una quota di mercato sul totale del venduto del 19,7%,

. a valore rappresenta 10,832 mld di euro.

Nei dati qui sopra manca il discount. Non poco, non è vero?

Quanto vale la MDD, allora nel discount. Non è semplicissimo ricavarla, ma ci abbiamo provato:

. 7,8 mld di euro.

Fonte: IRi

Se si comprendesse questa cifra, Gdo+discount, la MDD, la marca del distributore toccherebbe la bella cifra di 17,5 mld di euro. Ovviamente l’80-90% degli assortimenti dei discount e delle loro vendite sono dovute alle MDD, di fantasia o di insegna, ma capite bene che il fenomeno delle MDD avrebbe un altro significato.

Si facciano allora entrare i discount in Adm e Federdistribuzione, almeno non dovremmo arrampicarci sugli specchi su certi numeri. Certo: dopo che avranno abiurato le aste al doppio ribasso e certe pratiche commerciali. Ci mancherebbe altro.

«È la fede delle femmine come l’Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!»

Musica da ascoltare per questo articolo: Wolfgang Amadeus Mozart, Così fan tutte, La scuola delle amanti, K588


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.

L’unione fa la forza. Il successo del modello associativo di Edeka.

In Area 4 (ma non solo) i modelli associativi della DO hanno dimostrato di performare meglio rispetto alle gestioni dirette della GD. Quali requisiti devono avere i modelli cooperativi/consortili per avere successo sul mercato? Edeka ha la risposta che cerchiamo. Lo approfondiamo nell'articolo di oggi.