Rana apre al Chelsea Market-NY con 4 formati
Maggio 2013. ‘Giovanni Rana- pastificio & cucina’, ha inaugurato al Chelsea Market di New York, nel Meatpacking District il suo primo impianto in Usa.
. La location. Il Chelsea Market è uno strano centro commercial per lo più dedicato al food, diverse le rappresentanze italiane. Il Meatpacking district è una delle location più ambite per il retail della grande mela. (5)
. Il format scelto. Le tendenze del retail negli Usa privilegiano l’autenticità, la naturalità e la produzione diretta, sotto gli occhi del cliente. Rana li asseconda tutti e tre ma in un modo particolare: ristorante, take away, store e bar sotto un unico tetto. In pratica sono quattro concept in uno solo e non deve essere stato facile pianificarli e sintetizzarli in un pastificio con cucina. (5)
Si distanzia nettamente dai corner italiani e svizzeri già visti. Qui non siamo in un corner da galleria ma in un locale vero e proprio con entrata e uscita. Probabilmente da questo locale può nascere una catena di franchising.
. L’offerta. Lo chef Francesco Berardinelli dirige la cucina e produce 50 tipi di pasta fresca per circa 250 kg al giorno, in parte consumata nel ristorante, in parte per il take away. I posti a sedere sono 140, tavoli e sedie tutti diversi fra loro provenienti da fondi e magazzini o addirittura già usati, in linea con le tendenze dell’horeca popolare. Pareti di mattoni al vivo già presenti. Lo store non è grandissimo ma c’è addirittura un’estensione nel non food (probabilmente da ripensare). Sopra il banco del bar è appeso uno Stornello della Moto Guzzi. Alla mia domanda al cameriere la risposta è stata: “Era quello con cui Giovanni Rana faceva le prime consegne a Verona”. Fa parte dell’arredo e di quell concetto di autenticità e di story telling che ormai sono diventati il viatico del retail a stelle e strisce. La presentazione del prodotto, essendo pasta fresca, è protetta da teche di cristallo e impreziosisce ancora di più la varietà di pasta, contenuta in cassette di legno da pastificio, appunto. La produzione è tipicamente italiana e non media con il senso comune della pasta vista dagli americani: non sarà una passeggiata farla capire.
Alle pareti il brand Rana, ben visibile; foto di Giovanni Rana che impasta, una macchina per tirare la pasta e altri strumenti da pastificio. Su un lato, appese al soffitto, batterie di pentole di rame: molti fotografi tengono le pentole in primo piano, cosicchè il locale sembra ingombro di pentole aeree ma è un’illusione ottica della fotografia. (5)
. Prezzi. Adeguati e molto newyorchesi, ma non proibitivi. (4)
. Bar. Pronto per i consumi del ristorante ma anche per gli aperitivi. (4)
. Toilette. In ordine al momento della visita, all’interno del ristorante, che gli altri locali del Chelsea Market non hanno. (5)
Punti di forza
Location, Realizzazione e ambiente, Cucina a vista, Take away
Punti di debolezza
Forse solo il primo piatto non è sufficiente, anche se la specializzazione non consente voli pindalici.
La sostenibilità di Pastificio con cucina Rana, Chelsea Market
Impatto ambientale 3
Solidarietà 4
Legami con il territorio 1
Naturalità 5
Organic-bio 5
Artigianalità 5