Roncadin: si può tipicizzare la pizza nel vending?

Data:

Roncadin: si può tipicizzare la pizza nel vending?

Ottobre 2014. La pizza è un alimento tipico della tradizione gastronomica italiana, abbastanza sano, poco costoso a essere realizzato, utile e prezioso per innescare affari redditizi in diversi settori e mercati (attraverso il surgelato la moderna distribuzione al dettaglio ha trovato il modo di avvalersene, le pizzerie sono molto diffuse ovunque, sia in Italia che fuori).

Secondo la tradizione, nel 1889, per rendere onore alla Regina d’Italia (Margherita di Savoia), un cuoco napoletano di nome Raffaele Esposito realizzò la “Pizza Margherita”, condita con pomodoro, mozzarella e basilico (per dare tono patriottico alla sua creazione attraverso i colori nazionali della bandiera: rosso, bianco e verde).

Oggi si utilizza persino la distribuzione automatica per aumentarne la diffusione sul territorio, si prova a vedere cosa succede se si combinano i vantaggi della meccanizzazione ad un prodotto dalle caratteristiche molto nette in termini di tipicità e qualità degli ingredienti.

Servirsi di un dispenser, per strada, comporta innegabili vantaggi pratici: veloce approvvigionamento dell’astuccio da portare a casa, elusione degli oneri domestici di cottura, risparmio economico.

Il rischio però è quello di non comprare una pizza!

Un rischio da non sottovalutare, se si pensa che si è al cospetto di un prodotto tipico in cui il valore della qualità resta determinante.

Come può essere possibile sostituire validamente le sapienti mani di un pizzaiolo ?

Nel caso in esame (quello di Roncadin), le caratteristiche della pasta usata all’interno del distributore automatico sono il risultato di un brevetto esclusivo.

Esso sovrintende alla realizzazione della pasta per mezzo di uno speciale impianto che lavora l’impasto senza sottoporlo a tensioni.

A differenza dei metodi abituali, l’impasto non viene steso in grandi quantità, ma suddiviso in piccole palline (ciascuna corrispondente a una pizza), non viene stancato da ulteriori tensioni, infine la base è ricavata da un’unica operazione di pressatura a caldo.

La sfoglia diventa impermeabile e protegge in modo naturale la base stessa dall’umidità della salsa di pomodoro, mantenendola friabile e croccante. 

RONCADIN (è un’azienda italiana), si è prestata a questo progetto ed ha promesso che i vantaggi non riducono la qualità di quanto si acquista: il prodotto è buono, esce pretagliato, è pronto in appena due minuti…

Il nome “Roncadin” è friulano, evoca il Triveneto, di certo non fa pensare a Napoli.

Lo slogan aziendale recita però: “BE ITALIAN! Che cos’è il gusto italiano ? Non è una cosa semplice da descrivere né da imitare: per capirlo bisogna assaggiarlo. Chi lo prova, impara a conoscere un mondo unico, fatto di sapori genuini che non troverà in altri luoghi”. 

In effetti il gusto, di conseguenza anche quello italiano, non è cosa semplice da descrivere né da imitare, quindi questa azienda intende misurarsi con un compito realmente difficile. L’ambizione si concretizza attraverso soluzioni distributive pratiche, moderne, la cui conciliabilità con certi prodotti tipici rimane, per forza di cose, di difficile lettura a tutti coloro che non colgono il concetto di genuinità legato a quello di macchina o di prodotto surgelato.

Si può opinare liberamente… la sensazione principale indica che, alla praticità ed immediatezza di un macchinario che distribuisce con disinvoltura lungo la strada, si connette una compatibilità con i concetti di “genuino” e “conveniente” tutta da verificare (5 Euro per una pizza col salamino, 6 Euro per una semplice “Margherita”).
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.