Secondo Mediobanca è Esselunga a beneficiare maggiormente dei contributi fornitori

Data:

Giugno 2020. I principali Gruppi italiani realizzano consistenti quote di ricavo attraverso la prestazione di servizi promozionali ai fornitori (esposizione preferenziale dei prodotti negli scaffali, presidio, mantenimento dell’assortimento e volantinaggio nel punto di vendita, vendite esclusive, promo pubblicitarie e altre forme di propaganda). Si tratta di attività di marketing volte a orientare la domanda dei consumatori verso determinati prodotti.

La reportistica relativa a tali componenti è disomogenea e il livello di dettaglio non è sempre adeguato per la loro quantificazione. Lo stesso trattamento contabile differisce poiché 31 talora gli importi sono inclusi nel fatturato, in altri nei ricavi diversi, in altri ancora portati in deduzione del costo degli acquisti. Considerate queste cautele, le maggiori incidenze sul fatturato si riscontrano in Supermarkets Italiani (16,5%, dato riferito al 2017), nelle francesi Carrefour e Auchan-SMA (rispettivamente 13% e 12,4%) e Bennet (10,3%). Despar (9,5%) si posiziona vicino alla media del 9%, seguono con l’8% circa D.it, C3 e Conad. Chiudono la classifica i due discount Penny Market e LilloMD (3% e 1,6%), mentre non si ha evidenza del dato nei rendiconti dei Gruppi VéGé, Crai e negli altri discount Eurospin e Lidl Italia

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