Si fa presto a dire sushi. Il caso del IlViaggiatorGoloso
Gennaio 2017. Il sushi impazza nella grande distribuzione, a volte imbarazza per la forte industrializzazione e altre volte per l’improvvisazione. È entrato, a torto, anche nei monomarca.
Il caso he RetailWatch vuole commentare è diverso. Questo minuscolo reparto è all’ingresso del IlViaggiatorGoloso di Milano. È diverso perché ha altri elementi fondativi che altri competitori non posseggono.
Le informazioni
Il sushi non è un prodotto locale, vanno spiegate le materie prime, alcune delle quali sconosciute ai più.
Mediterranean Quality
È un segno di diversità, un impegno a distinguere le materie prime.
La trasparenza
Le lavorazioni in genere sono a vista. Ma se chiedete qualche informazione il personale risponde come rispondesse un call center. Il personale di questo corner del IlViaggiatorGoloso si ferma per rispondere in modo argomentato alla domanda fatta, anche fantasiosa o scomoda. E sorride.
La coerenza
Il corner non deve galleggiare come reparto a sé stante, deve rispondere ai criteri di coerenza dell’intero negozio che lo ospita, ai criteri della corporate brand e al suo sistema di linguaggio. Qui è coerente.
Qualità vs volumi
La GDO vende volumi, non c’è dubbio, e va bene così. Ma trattandosi di prodotto fresco bisognerebbe vendere qualità. Qui c’è. L’ho assaggiato ed è diverso dai soliti sushi, peraltro costosi.
Rassicurazione
Quel sushi mediterraneo, evidenziato nelle foto di RetailWatch, indica la fonte di gran parte delle materie prime. Un prodotto siffatto, il sushi, è, volenti o no, un prodotto misterioso. L’acquirente va per forza rassicurato. Ed è l’insegna che lo vende che deve farlo. Qui IlViaggiatorGoloso lo fa.
Le vendite
Ahia, non riusciamo mai a sapere vendite e scontrino medio, figuriamoci l’incidenza delle vendite sul totale del fatturato. Questo corner del IlViaggiatorGoloso, se non andiamo errati raggiunge un’incidenza del 4%. Interessante, non è vero?.