Ottobre 2020. Per i molti consumatori affezionati a un prodotto contraddistintosi da sempre per la qualità dell’offerta, Regina Cartacamomilla – la carta igienica a tre veli, profumata con essenza alla camomilla e decorata con il fiore a cui si ispira – si presenta, da oggi, con una nuova confezione in carta kraft – materiale di origine vegetale e quindi rinnovabile e facilmente riciclabile – al posto del classico polietilene.
Sofidel, gruppo cartario fra i leader a livello mondiale nella produzione di carta per uso igienico e domestico –noto in particolare per il brand Regina e produttore della nota linea di prodotto – ha deciso di ricorrere, anche per questa referenza, a un packaging più sostenibile, sostituendo sul mercato italiano, come già fatto sulla carta casa Regina Blitz, le confezioni in polietilene per tutti i formati del prodotto (4, 6, 8 e 12 rotoli) con il nuovo imballo in carta kraft.
L’operazione, intrapresa a partire dal mese di settembre sarà completata entro la fine dell’anno, ed è parte della più ampia strategia di sviluppo sostenibile perseguita da Sofidel.
Parallelamente, sono state lanciate la carta igienica Regina Kamillenpapier in Germania e la carta igienica Regina Rumiankowy in Polonia, entrambe con pack in carta kraft in affiancamento al pack in polietilene già presente nei due mercati di riferimento.
In Spagna, invece, è stata recentemente presentata alla Grande Distribuzione la nuova carta igienica Regina Camomila sempre con pack in carta kraft.
L’obiettivo che il Gruppo Sofidel si è posto è la riduzione del 50% dell’incidenza della plastica convenzionale nella sua produzione entro il 2030 (rispetto al 2013), equivalente all’eliminazione di oltre 11.000 tonnellate all’anno di plastica immessa sul mercato (dal 2030 in avanti).
Un obiettivo perseguito attraverso una generale riduzione, già avviata negli anni scorsi, dello spessore del film plastico impiegato nel processo produttivo, l’introduzione di nuovi packaging in carta kraft, già presenti o in arrivo sugli scaffali della distribuzione europea, e il progressivo impiego, in alcuni mercati, di plastiche riciclate o di bioplastiche.