Dicembre 2011. Le formule ibride (ristorazione+mercato) sono l’avvenire ma sono difficili da eseguire perché fondo due canali di vendita diversi e alcune volte concorrenti. Qui siamo in una stazione ferroviaria londinese particolarmente trafficata. Riuscire a far fermare, acquistare o desinare, il viaggiatore che si avvia al treno è un esercizio spericolato perché bisogna accontentarlo subito con un prezzo ragionevole, in tre momenti distinti della giornata. Sourced Market non è neppure all’ingresso principale ma ci riesce bene.
Layout: area del market ben distinta da quella della somministrazione.
Design: legno e acciaio, un po’ retrò e vecchia fattoria con inserzioni tecnologiche, siamo esattamente sotto il grande tabellone degli orari
Ergonomia: Buona, le sedute sono da fast food, ma sono congruenti al luogo, fuggevole.
Illuminazione: perfetta.
Gentilezza del personale: formale, difficile andare oltre.
Assortimento: né troppo ampio né troppo profondo.
Comunicazione: subliminale.
Punti di forza
Location e visibilità, organizzazione spaziale, Atmosfera
Punti di debolezza
Poca ampiezza e profondità dell’offerta
La sostenibilità di Sourced Market vista da RetailWatch
Consapevolezza: 2
Sensibilità: 2
Compatibilità: 2
Pro-attività: 2
Ci sono stato anche io e mi hanno sorpreso l'organizzazione e la pulizia, insoliti nella capitale britannica e soprattutto se all'interno di una stazione. Molto interessanti le comunicazioni sulle lavagne, in gergo giovanile e con abbreviazioni. Altro punto di debolezza é forse la mancanza di un brand forte, unico e riconoscibile.