Starbucks-Starwillys: il-i valore-i del brand

Data:


Starbucks-Starwillys: il-i valore-i del brand

Febbraio 2014. Starbucks è un brand realmente globale, il re delle cafeterie lo si può trovare negli Stati Uniti come in Corea, in Australia come in Svizzera.

In Italia non c’è. Howard Shultz, il padre-padrone dell’insegna, ha sempre detto che ha preso ispirazione dai caffè italiani per costruire il suo formato. Non è vero, fa parte del sistema di comunicazione con il quale si costruiscono i brand famosi: citare le fonti di ispirazione è obbligatorio. Che sia venuto in Italia è fuori discussione, che sia rimasto impressionato da alcuni negozi è vero (basta leggere il libro del coltellinaio Lorenzi), ma che abbia tratto ispirazioni da noi è davvero una bugia. I bar italiani, lo sappiamo, somministrano bevande principalmente a clienti in piedi, soprattutto il caffè, i locali dei bar (Bar Sport) sono dei punti di ritrovo dove la gente passa per discutere del più e del meno prima di andare a casa, o fa una partita a carte, pagando un piccolo supplemento. Difficile trovare poi somiglianze nei prezzi praticati.

Ma la globalizzazione è una via obbligata dello sviluppo economico e prima o poi, importato o meno da Autogrill, arriverà anche Starbucks.

In attesa di vedere se l’insegna milanese Arnold (via Orefici) è il suo laboratorio guardate come ha utilizzato il marchio Starbucks questo bar nel centro di Trieste.

La location
Centrale, a due passi da Piazza dell’Unità d’Italia, di fronte alla facoltà di Lettere dell’Università Statale. Ogni volta che ci passiamo vediamo sempre avventori all’interno.

Il brand
Il gestore probabilmente sa che molti non conoscono il brand Starbucks e così ha pensato di giocare con diversi elementi. Ha preso il logo, ha lasciato, ha sostituito la sirenetta nel tondo con un re con le stesse movenze, ha virato il colore dal verde al seppia leggero e ha costruito la sua insegna mettendo il nome Starwillys. Preso coscienza del brand che ha costruito lo ha declinato in tutti i modi.

Il brand mix
C’è un piccolo particolare. Guardando con attenzione l’esplosione del marchio nelle sue divere versioni ci si imbatte in un altro brand che qui va forte, Meindl, torrefattore austriaco di vecchia data, che recentemente ha fatto un restyling a suo brand e ai suoi prodotti, fino al 3 kg. Con un buon risultato.
Così la cafeteria Willys (nella tenda per brevità il gestore ha lasciato fuori Star) si trova adesso con due marchi: Meindl, ufficialmente, e Starbucks, non ufficialmente. Un capolavoro. Ma, lo ripetiamo, difficilmente i clienti capiranno il bisticcio.

E se proprio vogliamo essere maliziosi scomponiamo il nome Starwillys e troviamo dentro anche Illy. Un capolavoro.

È il caso di dire che un brand ha un valore.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

L’Italia è il 1°mercato di Tiger. Un’analisi dell’operatore DILP danese.

Flying Tiger Copenhagen nasce in Danimarca nel 1995 ma si espande in fretta a livello internazionale. È l'Italia, però, a rappresentare il primo mercato dell'insegna. Analizziamo i numeri del business a livello mondiale e locale.

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.