Tante cose da fare per il retail nel 2018 ma anche nel 2019 e nel 2020

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Tante cose da fare per il retail nel 2018 ma anche nel 2019 e nel 2020

Marzo 2018. Sono solo idee raccolte leggendo diversi rapporti sull’evoluzione del retail. Niente di eccezionale, abbiamo cercato di filtrarle eliminando le raccomandazioni dei consulenti.
 
Rimangono i punti centrali dell’evoluzione, a cavallo fra la multicanalità e il servizio.

  1. Conoscere i consumatori e i clienti (divisi) negozio per negozio per raccogliere e dare informazioni personalizzate, non fatelo con la modulistica di carta, basta un ipad e un buono sconto per chi si iscrive.
  1. Sperimentare le soluzioni di punto di vendita senza casse (non c’è solo AmazonGo, nel frattempo altri retailer hanno aperto nuovi negozi cashless come Waitrose e Albert Heijn) o comunque favorire il pagamento con lo smart phone come ha fatto Auchan con Speedy, una sorta di nuovo cashless.
  1. Cambiare il layout. Far risparmiare tempo (Ikea e il taglio dei passaggi per passare da reparto a reparto docet, viste le taglie di superficie).
  1. Potenziare le consegne a domicilio e il click&collect.
  1. Sviluppare un approccio con i clienti con il mobile phone.
  1. Integrare on e off line in un’unica piattaforma strategica.
  1. Sviluppare la digitalizzazione del punto di vendita con digital signage che dialogano con lo smart phone per dare suggerimenti sulla spesa, ricette, informazioni sui prodotti il tutto per creare una heritage di credenziali sulla qualità sviluppata.

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