Tecnologie e nuove opzioni a Food Lover’s Market, Ferndale, Sud Africa

Data:

Novembre 2019. Questo articolo riflette la partnership informativa instauratasi tra RETAILWATCH e la rivista specializzata sudafricana SUPERMARKET & RETAILER.

Ferndale (circa 20.000 abitanti) è un sobborgo di Johannesburg (città da 4.4 milioni di abitanti), in Sudafrica (56 milioni di abitanti).

Il territorio, situato nella regione di Randburg, ha un buon mix di case residenziali, negozi e proprietà commerciali.

Food Lover’s Market (altrimenti nota come FLM) è invece una catena di supermercati sudafricana particolarmente operosa (fondata nel 1993, dai fratelli Coppin), che gestisce negozi di alimentari e minimarket (in franchising) in tutto il Paese.

In patria, FLM è famosa per attirare i clienti con prodotti freschi sfusi: la nuova filiale di Ferndale non delude.

Sin dall’accesso alla vendita, è possibile notare prodotti freschi che si accumulano autorevolmente in altezza; la macelleria è così ben posizionata da attirare e trascinare l’attenzione lungo tutto il negozio.

La riqualificazione di quest’area, con ampio parcheggio ed un  bacino di utenza complessivo che coinvolge circa 27.000 famiglie (tutte potenziali clienti di FLM), ha contribuito senza qualche normale difficoltà a dare forma al nuovo punto di vendita (2.700 metri quadrati).

Uno degli sviluppi estetici interni più interessanti è il pavimento epossidico.

Esso fa l’effetto di allontanare dal tradizionale aspetto “magazzino”: l’ambiente esplode, provocando l’alleggerimento del contesto generale.

La “drogheria secca è stata ampliata per soddisfare una migliore esperienza di shopping “one-stop”.

Sono state introdotte numerose linee di prodotto a prezzi molto competitivi, tra i KVI.

L’acronimo distingue i Known Valued Items (prodotti conosciuti e apprezzati): un “paniere” di referenze note ai consumatori, che indicano se il negozio è da percepire (nell’insieme) come conveniente oppure caro.

La barriera casse ha  configurazione lineare e presenta, oltre ai soliti snack da acquistare d’impulso, qualcosa di estraneo ai consueti modelli italiani di “avancassa”: sono le riviste (su questa soluzione varrebbe la pena di riflettere)!

Le opzioni alimentari

Il Sizzling Grill offre carne alla griglia, cucinata sul posto, a prezzi veramente convenienti.

Il Sushi Bar rende possibile ordinare sushi dal menu e piatti pronti.

Poco prima del check-out (barriera casse), i clienti entrano in contatto con l’unità di refrigerazione dell’isola alimentare che vende  pronti preconfezionati, in ossequio alla volontà di esaltare utilità, immediatezza e praticità di somministrazione/consumo “in loco”.

Al di fuori del negozio, i clienti possono avvalersi del  “Food to Go“, sotto forma di tre camion per alimenti (in stile container).

È previsto che cambino ogni 6 mesi: offrono varietà e suscitano concreto interesse nei visitatori; ovviamente propiziano l’opportunità per i fornitori locali di esibire le proprie proposte alimentari.

Nella variegata offerta di cibo, all’esterno, rientra anche il più tradizionale Seattle Coffee Co.

Sebbene FML non ingaggi direttamente l’attività tipica del “fast food, il suo posizionamento si caratterizza per rimanere coerente con le “fermate da asporto”.

L’idea basilare è che gruppi di clienti possano fruire del negozio, in movimento, con l’evidente possibilità di scegliere il cibo desiderato a  prezzi bassi.

I posti a sedere sono forniti all’esterno, dove le persone vanno a riunirsi per mangiare insieme.

Tutto si presta per buone pause di lavoro (durante la settimana) e per lo svago delle famiglie (nel corso del fine settimana).

La Tecnologia

Due aspetti particolarmente curati sono l’ecosostenibilita’ e l’economia di spesa: azioni ed investimenti mirano infatti a conciliarli.

Il negozio utilizza l’illuminazione a LED e altre funzioni di risparmio energetico, ma spicca un impianto di refrigerazione trans e subcritica di CO2, il primo che FLM abbia installato nei propri negozi.

Si stima che questa tecnologia consenta di risparmiare un minimo del 30% di elettricità rispetto a impianti Freon di capacità simile.

Inoltre essa dovrebbe consentire un risparmio di spazio fino a ¾ nella sala impianti.

Tale risparmio di superficie nelle aree tecniche comporta il contestuale recupero di spazi commerciali, per vendere e guadagnare con maggiore efficacia.

La refrigerazione può essere monitorata “da remoto”.

L’interpretazione di FLM segnala il determinato perseguimento di certi scopi in maniera distintiva, lascia inoltre trasparire quanta energia costruttiva stia concentrandosi attorno ai nuovi modelli di acquisto presso i supermercati.

Riconosciamo come esistano evidenti analogie tra Sudafrica e Italia, pur a migliaia di chilometri di distanza.

Nella sostanza, le tre voci che le insegne distributive gestiscono con scrupolo, a quelle lontane latitudini come nell’Europa mediterranea, sono le solite:

  1. la presentazione dei prodotti freschi, indice della migliore qualità (ortofrutta e macelleria, tra tutti);
  2. l’offerta di “cibi caldi”, in aggiunta all’assortimento convenzionale;
  3. l’equipaggiamento strutturale dotato di tecnologia in grado di economizzare sui costi, senza penalizzare le prestazioni.

Ovunque è ravvisabile l’importanza che sta assumendo presso i consumatori il “cosa si mangia”, il “come si mangia”, il “dove si mangia” ed il “quando si mangia”: si tratta di questioni che attengono alla fruizione immediata, con la rassicurante certezza della qualità e l’intrigo della varietà.

La distribuzione di massa non può permettersi di ignorare queste universali tendenze.

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