The Big Dilemma: MDD o IDM? Il caso della carta

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The Big Dilemma: MDD o IDM? Il caso della carta

Ottobre 2017. Oggi parliamo di carta igienica: una categoria che si potrebbe erroneamente pensare essere una commodity, con una quota di mercato molto importante della marca del distributore e una competizione basata solo sul pezzo.
 
Bene: non è così.
 
La MDD si attesta su una quota che indicativamente supera il 40%: una quota certamente importante ma più bassa di quanto ci si potrebbe aspettare. A guardare lo scaffale, forse si trova la risposta a questa tenuta della marca industriale: mentre l’insegna mette a scaffale prodotti che spingono a livellare il mercato, a banalizzare il prodotto, a rendere la scelta dei consumatori disinvestita, la marca industriale continua a innovare, a investire, a rendere la scelta motivabile.
 
Il ruolo delle promo
Le promozioni hanno un impatto sulle scelte di chi compra ma le persone sanno distinguere con chiarezza la qualità, l’innovazione, la tensione al miglioramento costante e, non ultima, la gratificazione sensoriale a scaffale e a casa.
 
Il ruolo della marca
Prendiamo Regina (Sofidel), marca leader nel prezzo e nel mercato: il suo segreto sta tutto qui, nel continuare a cambiare insieme ai suoi clienti, evolvendo o disegnando prodotti sempre più tagliati sulle esigenze specifiche dei mercati, votandosi alla sostenibilità, ridisegnando logo e packaging per valorizzare le icone storiche – come i Rotoloni – e i nuovi eroi dell’innovazione, rinnovando la comunicazione. Una marca come Regina sa che dimostrare con i fatti la propria passione cartaia è lo strumento per contrastare l’approccio commodity della marca del distributore. Possiamo dirlo, questa volta vince la marca industriale.

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