The North Face ha prezzi su richiesta
Mercoledi 7 settembre 2011, ore 18. Dalla vetrina del negozio monomarca di Galleria San Carlo a Milano vedo un casco che andrebbe bene per la bicicletta. Il negozio è su 2 livelli. Entro, vedo il casco appeso allo stender, lo esamino, non c’è il prezzo sul cartellino con le indicazioni dei materiali utilizzati. Cerco con lo sguardo un addetto alla vendita ma non vedo nessuno, giro per il negozio e la sola commessa presente sta spiegando un prodotto a un consumatore. Mi affianco in attesa di essere ascoltato. Dopo più di cinque minuti di discussione fra la cliente e la commessa, suona il telefono alla cassa, la commessa chiede scusa e va a rispondere, un altro minuto di indicazioni a chi parla. Torna, la cliente non è convinta del suo acquisto, ma vuole pagare la borraccia che aveva scelto in precedenza. Tocca a me e chiedo il prezzo dei caschi, la commessa indica lo stender e me li spiega divisi per due categorie. Chiedo di provare un XXL: “Non so se c’è”. E infatti non c’è. Chiedo: non converrebbe mettere i prezzi sui cartellini, così non si perde tempo? Risposta: “Stiamo aspettando nuova merce e quella che lei ha visto non è stata ancora prezzata”.
Grazie, buonasera (vendita persa, non credete?)