Torino ha il suo Mercato Centrale su tre mondi e alcune avversità da superare

Data:

Aprile 2019. Il format, nato nel 2014 a Firenze, arriva a Torino Porta Palazzo, con le botteghe degli artigiani e i laboratori didattici e una galleria commerciale. In tutto sono 4500 mq distribuiti su tre livelli, 26 botteghe, una scuola di cucina, un mulino e la torrefazione.

Il layout

Al piano terra si sviluppa il Mercato Centrale con gli artigiani e le loro botteghe, all’interno delle quali sarà possibile degustare il territorio torinese e piemontese. Al primo livello, invece, si snodano le preesistenti attività di abbigliamento, ma anche una scuola di cucina e un lounge bar. Il secondo piano è uno spazio di aggregazione, in cui saranno proposte attività culturali e formative per il pubblico.

Si potranno assaggiare i formaggi e i salumi di Beppe Giovale, il tartufo di Savini , il Trapizzino di Stefano Callegari , la pasta fresca di Egidio Michelis , il fritto di Martino Bellincampi (Pastella), la Sicilia di Carmelo Pannocchietti (Arà), la carne piemontese di Marco Martini e la carne toscana di Fausto Savigni.

Tra i ristoranti e gli chef stellati, spiccano Davide Scabin, Marcello Trentini (Magorabin), la Farmacia del Cambio e uno spazio firmato Baladin e Vnk.

Livello Terra:

– “Trapizzino” di Stefano Callegari;

– “Il Ristorante” de La Farmacia del Cambio;

– “Carbone Bianco, Zuppe, Uova e Altro” di Davide Scabin;

– “Il Gelato” di Alberto Marchetti;

– “Le Verdure” di Marcello Trentini – La Fata Verde;

– Il Bar e La Caffetteria;
– La Birreria;

– “Il Mulino” di Mattia Giardini e Alberto IossettI – Viva la Farina;

– La Pizza di Marco Ferro;

– Il Girarrosto di Alessandro Baronti;

– Le Specialità Siciliane di Carmelo Pannocchietti;

– Il Fritto di Martino Bellincampi;

– Il Tartufo di Luciano Savini e Aurelio Barbero;

– La Carne Piemontese di Marco Martini;

– I Formaggi e i Salumi di Beppe Giovale;

– L’Enoteca di Luca Boccoli;

– Il Pane di Raffaele D’Errico;
– La Pasta Fresca di Egidio Michelis;

– Il Pesce di Valerio Lo Russo;

– I Formaggi di Beppino Occelli;

– La Carne e i Salumi Toscani della famiglia Savigni;

– L’Hamburger Di Chianina di Enrico Lagorio;

  • La torrefazione e il cioccolato
  • – L’infopoint
  • – Lo spazio temporary

Primo Livello:

– “La Scuola di Cucina di Lorenzo De Medici” di  Carla e Fabrizio Guarducci;

– “Il Laboratorio dei Formaggi” di Beppino Occelli;

– “La Distilleria” di Simone Macrì.

Le botteghe sono ventisei, ai quali si aggiungono gli spazi degli chef stellati, Del Cambio, Magorabin e Davide Scabin, che mixano a street food e negozi per la spesa.

Al centro, caffetteria e birreria: caffè della torrefazione di Franco Mondi e, birra Ichnusa e Hibu. Viva la Farina mette un piccolo mulino a disposizione dei visitatori: si molisce segale, saragolla, monococco e grano duro, si compra la farina sfusa e, volendo, ci si fa preparare un mi mix di farine ad hoc, in base a ciò che si vuole cucinare.

Il terzo livello annovera “La distilleria“, con i cocktail di Simone Mari fatti in collaborazione con Birra Baladin e un salotto.

Per i formaggi il Mercato Centrale ha una doppia anima, due punti di vendita, con le selezioni di Beppino Occelli e Beppe Gioviale. Questa di avere più attori per una stessa categoria merceologica è una costante di Mercato Centrale, succede anche nella carne ed è successo a Firenze e Roma.

Per l’apertura di Cortilia RetailWatch ha dedicato un apposito articolo.

Il patron Umberto Montano ha sopportato un investimento di 6 milioni di euro su 4.500 metri quadri, molto meno che a Firenze e Roma.

Il giudizio di RetailWatch

Montano è un investitore e si sarà tutelato sui rischi di una struttura che nel passa parola è stata degradata per molto tempo. Purtroppo Porta Palazzo è una zona di spaccio e borseggio e il prefetto e il sindaco dovranno garantire l’ordine pubblico 7/7 e 24 ore al giorno.

Non c’è il parcheggio sottostante alla struttura e la zona è già abbastanza congestionata.

Difficile far convivere stelle Michelin e botteghe di cibo da strada, ma è Umberto Montano che dà le carte e i jolly li ha tutti intatti in mano lui. È altresì difficile far convivere i negozi di abbigliamento del livello +1 (francamente con un’altra immagine) con il resto del Mercato Centrale, vedremo cosa si inventerà Montano.

L’atmosfera al livello strada è entusiasmante, lo è un po’ meno al 1° livello.

Il pricing

Già sarà difficile far convivere il pricing degli stellati con lo street food, ma appare ancor più difficile far convivere i prezzi dei formaggi di Beppino Occelli con quelli della zona o delle farine di Viva la Farina con i tartufi di Savini, per dirne alcuni.

Insomma ci sono equilibri da mantenere e equilibri da salvaguardare. Toccherà al solito Montano fare da ago della bilancia, come del resto ha fatto, abilmente, a Firenze.

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