Tracciabilità? Per GS1IndicodEcr si può migliorare
Settembre 2014. Tracciabilità: I risultati del primo Test Nazionale: le imprese del largo consumo protagoniste della simulazione di ritiro di un prodotto alimentare identificato da standard GS1
Sono numerose le iniziative, anche in ambito regolatorio, relative a tracciabilità e rintracciabilità, per garantire la corretta identificazione dei prodotti, la sicurezza dei consumatori e la trasparenza delle comunicazioni verso di loro.
In questo ambito si colloca l'attività di GS1 Italy | Indicod-Ecr, che lo scorso autunno 2013 ha organizzato il primo Test nazionale di tracciabilità, con l'obiettivo di verificare la capacità della filiera di tracciare e ritirare i prodotti utilizzando gli standard GS1.
Il Test
Il Test nazionale di tracciabilità coordinato da GS1 Italy | Indicod-Ecr ha coinvolto aziende di produzione e di distribuzione che si sono impegnate nella simulazione di un possibile ritiro di un prodotto alimentare identificato mediante le chiavi di identificazione standard GS1.
Aziende coinvolte
Il Test ha avuto come protagoniste le aziende di produzione e distribuzione che hanno aderito volontariamente:
– LeSaffre Italia
– Mondelez Italia
Il Test ha visto coinvolte le aziende per circa 48 ore e si è concentrato su prodotti alimentari confezionati: per ciascuna azienda di produzione è stata a selezionata un'unità consumatore in un punto vendita del distributore.
Il processo è stato avviato con la richiesta di alcune informazioni:
1. Identificazione del prodotto, per individuare l'unità consumatore oggetto del Test:
– Lotto di produzione (il numero assegnato a un preciso lotto di produzione; identifica prodotti che sono stati sottoposti ai medesimi processi di lavorazione).
– Data di scadenza – se presente.
– Stabilimento di produzione o Bollo CE – Facoltativo e su richiesta dell'azienda.
2. Identificazione dei flussi di prodotto, per individuare le diverse configurazioni logistiche e le movimentazioni subite dalla merce precedentemente identificata:
– GS1 SSCC (Serial Shipping Container Code, ovvero "Numero sequenziale del collo": l'identificativo GS1 di un'unità logistica), se utilizzato.
– Quantità
– Luogo di spedizione
– Luogo di ricevimento
– Numero DDT (Documento di Trasporto)
Il retailer ha inviato le informazioni relative ai prodotti oggetto di test e le informazioni relative ai punti vendita ove il prodotto oggetto di test è stato distribuito.
Le informazioni ricevute dai produttori e dai distributori sono quindi state analizzate e confrontate: in particolare è stata verificata la coerenza informativa tra il prodotto oggetto di test individuato dall'una e dall'altra organizzazione, ovvero che le informazioni relative al prodotto corrispondessero per entrambi.
Infine è stato verificato che il prodotto in questione si trovasse effettivamente nel luogo indicato, vale a dire nel punto vendita nel quale il prodotto è stato scelto.
E queste corrispondenze garantiscono la buona riuscita dell'avvio di una procedura di ritiro in caso se ne presenti la necessità.
I risultati
I risultati del primo Test di tracciabilità hanno evidenziato anzitutto la puntualità e la precisione dei partecipanti nell'effettuare la procedura di test e forniscono interessanti spunti di riflessione per individuare i punti di miglioramento su cui lavorare per ottimizzare i processi collaborativi tra le aziende.
In sintesi:
– Le aziende partecipanti sono rimaste nelle tempistiche stabilite per la comunicazione delle informazioni anche dove sono stati necessari approfondimenti.
– Nei casi in cui è stato richiesto, le aziende hanno puntualmente comunicato anche le informazioni per la rintracciabilità richieste dal Regolamento (UE) n° 931/2011.
– I flussi di prodotto sono stati correttamente individuati, fondamentale ai fini della tracciabilità e della rintracciabilità di un prodotto.
– Il GTIN dell'imballo è utilizzato da tutti gli attori e registrato dal distributore: questo dimostra che anche gli imballi vengono identificati correttamente.
– Solo in un caso è stato necessario un approfondimento informativo richiesto dal distributore, ed è stato risolto mediante l'informazione relativa al numero e alla data di emissione del DDT.
– Non è molto diffuso l'utilizzo del codice SSCC. Peraltro questo dato è stato inserito nella documentazione di test come facoltativo e da inserire ove presente o registrato dagli operatori. Le informazioni necessarie sono individuate attraverso il numero e la data di emissione del DDT.
– Le aziende sono state puntuali nel fornire le informazioni e nel richiedere ulteriori specifiche, ove necessarie.
– Si registra un utilizzo diffuso del GTIN dell'imballo.
– Un'informazione molto utilizzata per il processo di rintracciabilità dei prodotti è il numero e la data di emissione del DDT.
La validità di questo primo Test nazionale (italiano) di tracciabilità, sia dal punto di vista della procedura che delle informazioni scambiate, ha fatto sì che sia il punto di riferimento per altre organizzazioni e authority a livello europeo che sono impegnate, insieme alle aziende di produzione e distribuzione, nella verifica di sistemi di tracciabilità di filiera.
Al via il secondo Test
GS1 Italy | Indicod-Ecr si è già attivata per registrare l'adesione di altre aziende ad un secondo Test, che verrà effettuato in autunno 2014.
Le aziende del largo consumo interessate a partecipare, possono scrivere a giada.necci@indicod-ecr.it