Trenord, la puntualità non è di casa

Data:

Trenord-1.JPG

Trenord, la puntualità non è di casa

Visita effettuata mercoledì 28 settembre, lunedì 17 ottobre 2011.      
Vi capita mai di prendere il passante ferroviario a Milano? A me si, mediamente un paio di volte al mese. L’ultima volta è stato il 17 ottobre 2011 ore 8.40 ca partenza Milano p.ta Vittoria. Passando i tornelli e vidimato il biglietto lancio uno sguardo al tabellone elettronico per avere conferma del treno urbano che devo prendere per andare a prendere una linea metropolitana (la rossa a p.ta Venezia):
Novara                8.38 in partenza
Mariano C.se       8.45
Bovisa                 8.45         
Varese                 8.53

Dunque anche se corro il Novara non riesco a prenderlo, aspetterò il Mariano C.se o quello per Bovisa.
Scendo le scale, fortunatamente la banchina è la stessa per entrambi i binari adibiti a fermata dei treni diretti per il centro di Milano, diversamente da molte altre stazioni passanti lombarde. Come altri passeggeri aspetto guardando di tanto in tanto i tabelloni, ma al sopraggiungere delle fatidiche 8.44 la voce metallica femminile degli annunci ferroviari comunica che il treno numero… delle 8.45 per Bovisa è soppresso! Evvai!! mi dico, ricomincia la solita tiretera come il 28 settembre (nel pomeriggio ore 13.30, 1 treno soppresso e due in ritardo di 5 minuti, io andavo a Rho).
I binari si riempiono di studenti che brontolano e passeggeri che aspettano il prossimo treno. Sui tabelloni compaiono “Mariano C.se delle 8.45 ritardo 10 minuti” “Varese delle 8.53 ritardo 2 minuti”.
Rimango basita, ma ormai gli orari dei treni del passante ferroviario sono un terno all’otto. Che fare? Aspettare… Aspettando mi cade lo sguardo su di un manifesto pubblicitario:
“NASCE TRENORD PER LA LOMBARDIA CHE SI MUOVE, una società unica in italia esclusivamente dedicata al trasporto ferroviario regionale. Un nome in cui si fondono la storia e la competenza di due leader. Trenitalia e Le Nord (FNM). Una missione chiara: dare risposte nuove ed efficaci alla domanda della mobilità pubblica dei cittadini lombardi”….
Nel frattempo il ritardo del Mariano c.se varia da 10 a 12, poi a 8 poi di nuovo a 10, sembrano le estrazioni del lotto.
Arriva finalmente il treno per Varese con 2 minuti di ritardo e lascio gli studenti ad aspettare il fantomatico Mariano c.se (purtroppo il Varese non porta in Bovisa). Il treno è di quelli vecchi a vetture pullmann, i sedili rimodernati con una tappezzeria pessima, color bluette, il solito odore stantio nell’aria, i finestrini con apertura a manovella non sono tutti apribili, poca pulizia, freddo, il bagno del mio vagone sembra pulito, ma l’odore che ne esce non è certo piacevole.
Nel pomeriggio dello stesso giorno scopro dal sito internet che Trenord è nata il 3 maggio 2011, ma vedo che 4/5 mesi di attività non sono serviti per migliorare le rinomate e pessime condizioni del trasporto regionale lombardo, per lo meno il personale è giovane e gentile. Forse la qualità offerta dei treni speciali è meglio.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.