Unes sempre più verde

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Settembre 2011. Ecco ECOunes, il file rouge dell’ecosostenibilità secondo Unes. Con il nuovo logotipo, la catena lombarda intende contrassegnare la comunicazione relativa alle azioni che Unes (fatturato previsto 2011: 667 milioni di euro) svolge a favore dell’ambiente – come specifica una nota stampa dell’azienda –, come la riduzione degli imballaggi ‘superflui’, gli impianti a basso consumo energetico, l’applicazione di ante ai banchi frigoriferi self service per un taglio del 49% del consumo energetico, le macchine per il riciclo delle bottiglie Pet installate, a oggi, presso 30 dei propri supermercati, i distributori di detersivi sfuso, la sensibilizzazione dei propri clienti all’uso di sacchetti riutilizzabili in sostituzione di quelli usa e getta che, oggi, ha permesso la riduzione di oltre il 30% del consumo di questi ultimi, la vendita di sole lampadine a basso consumo energetico, l’eliminazione dei volantini promozionali dall’insegna U2 , che permette di risparmiare ogni anno la carta di oltre 10 milioni di volantini, pari a circa 287 tonnellate: un volume tale da poter coprire 900 stadi di calcio come il Meazza a San Siro.

Test sviluppato da agosto

Da settembre, inoltre, presso i supermercati a insegna U2 saranno disponibili le nuove confezioni “litepac” di acqua minerale da sei bottiglie da 1,5 litri a marchio Presolana “U! Confronta e risparmia”.
I nuovi pack – già in vendita-test dall’8 agosto in sette supermercati a insegna U2 – sono disponibili per i fardelli da sei di acqua naturale, frizzante e leggermente frizzante in bottiglie da 1,5 litri.
La confezione da sei bottiglie è stata concepita per essere facilmente trasportata grazie a due semplici legature anulari, di cui una verticale che funge da maniglia. In più, grazie all’apertura facilitata della reggia orizzontale è possibile aprire il pack senza utilizzare le forbici e mantenere assemblate le bottiglie restanti dopo la presa della prima.
Anche le singole bottiglie impatteranno un po’ meno grazie alla “sgrammatura” applicata alle nuove confezioni, che con l’occasione, hanno subito anche un restyling dell’etichetta grafica.
La nuova confezione “invisibile” elimina così il consueto imballo normalmente realizzato in pellicola plastica termoretraibile, permettendo – secondo i dati aziendali – una riduzione del 14,8% della quantità di plastica necessaria al confezionamento di ogni cluster pari a 32 tonnellate di plastica su base annua rispetto a quella abitualmente utilizzata per la produzione dei volumi medi di vendita delle tre referenze Unes coinvolte; una riduzione del 91% dell’energia utilizzata per la termoretrattura della plastica per l’imballo delle confezioni tradizionali, pari a una riduzione di 28.475 KWH annue rispetto a quella abitualmente utilizzata per la produzione dei volumi medi di vendita delle tre referenze Unes coinvolte nel corso dei processi di confezionamento rispetto a quelle emesse durante i processi tradizionali: ne consegue una riduzione di oltre 6 tonnellate nei consumi di petrolio (Tep elettrici)

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