Uniqlo-Marais/Paris: un negozio unico

Data:


Uniqlo-Marais/Paris: un negozio unico

Dicembre 2014. Uniqlo (brand della giapponese Fastretailing) ha aperto un negozio unico nel quartiere del Marais a Parigi.
 
Ha recuperato intieramente lo stabilimento di lavorazione delle ceneri della Société des Cendres, della metà dell’800. Al livello -1 ha allestito un piccolo museo con attrezzi e sistemi storici vigenti all’epoca che si integra con le collezioni più tecnologiche di Uniqlo.
 
La location
39, rue des Francs Bourgeois, è nel cuore del Marais, quartiere recuperato negli anni che integra molte culture sociali e religiose.


 
Il layout
L’ingresso è dall’antica corte su strada.
Gli architetti hanno dovuto sbizzarrirsi per dare un’identità precisa a questo impianto e alle sue vertiginose altezze. Il negozio è lungo, stretto e molto alto perché termina con il tetto a capriata trasparente e hanno dvuto riempire tutta l’altezza.
Livello -1: uomo, museo, collezioni Heattech
Livello 0: diverse collezioni uomo-donna e intimo, casse
Livello +1: capispalla, imbottiti, collezione Ines de la Fressange
 
Atmosfera
A metà strada fra il recupero architettonico di un manufatto industriale e la tecnologia visiva più avanzata. Di fatto il negozio è un grande pozzo con balconate che permettono di vedere tutto quel che succede in alto e in basso. La tecnologia di comunicazione utilizzata è sofisticata e articolata: dalle greche in movimento, ai videowall con i filmati, alle pareti retroilluminate.
 
Visual
Le geometrie dell’esposizione sono tutt’altro che variabili: ogni singola categoria e sottocategoria hanno uno spazio certo e non si vedono buchi. Il lavoro fatto sull’esposizione, I capi testimonial, l’evidenziazione della scelta dei colori, la comunicazione sono tutti elelemnti certi e omogenei all’impianto generale.
 
La vision
Uniqlo sta lavorando su muove materie prime che portano a nuovi prodotti: per farlo usa una comunicazione schematic ma incisive, senza svolazzi, che permette di spiegare al cliente tutte le single operation e I risultati ottenuti. È una comunicazione di prodotto oltrechè corporate tipica giapponese.
 
I valori
Ovviamente siamo di fronte a un’insegna commercial fra le più agguerrite e dinamiche, ma Uniqlo spiega I suoi valori e il suo contributo a una vita più comoda e sicura.
 
I prezzi
Non è più così economico come una volta, soprattutto nell’alto di gamma. La scala prezzi è comunque ben articolata per prodotto-materie prime utilizzate.
 
Punti di forza
Recupero urbano e architettonico, Impianto generale, Comunicazione, Visual
 
Punti di debolezza
Investimento rilevante, Videowall vicino al soffitto non visibili se non frontalmente
 
 
La sostenibilità di Uniqlo-Marais, Parigi
Impatto ambientale    4
Solidarietà    3
Legami con il territorio   3
Naturalità    2
Organic-bio    2
Artigianalità                           2

Scala di valori da 1, basso a 5, alto


Il museo ben allestito al livello -1 dimostra la capaictà adattiva al territorio della multinazionale nipponica, che sa fondere conto economico e attenzione al territorio e alle sue offerte.
 
E’ chiaro che è stato un concambio di interessi con la municipalità, ma l’esecuzione sia del recupero architettonico sia dell’allestimento museale sono perfetti.
 
www.uniqlo.com/fr/corp/pressrelease/2014/03/uniqlo_choisit_un_lieu_unique.html
 

1 commento

Rispondi a Adriana Scalvini Cancella la risposta

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Come sta andando l’esperimento di Pam in Campania?

Retail Pro nasce nel 2020 per sviluppare il marchio PAM in Campania. Cosa ci raccontano i numeri dell'azienda e quali difficoltà si prospettano all'orizzonte?

Come sta andando l’esperimento di Coop in Campania?

Coop ha delegato il proprio sviluppo nel Sud ad imprese che agiscono in qualità di Master Franchisee. Come avanza l'insegna in Campania e quali sono le sfide che deve fronteggiare?

Chi pagherà lo sviluppo da 1.5 miliardi di Lidl Italia?

Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia, annuncia 1.5 miliardi di investimenti in 3 anni per lo sviluppo dell'insegna. L'obiettivo? 1.000 store sul territorio nazionale. Alle spese di chi avverrà l'ascesa del discounter tedesco, in un mercato che approccia la saturazione?

La rivoluzione del surgelato: Intervista a Gianluca Tesolin, AD di Bofrost Italia.

Nel periodo pandemico, Bofrost è passata da 237 milioni di fatturato ad oltre 300, riuscendo successivamente a crescere ancora. Quali sono i pilastri del suo modello di business? Quali gli assi di sviluppo attuali e futuri?