Vendite al mq: Italia ultima in europa

Data:

Vendite al mq: Italia ultima in europa

Maggio 2014. Gli inglesi sono i primi, secondi i francesi e poi arrivano gli italiani seguiti a stretto giro dagli spagnoli. In ultima posizione, i tedeschi. È l’ordine dato da Planet Retail nel suo ultimo report dedicato alla Gd ha classificato l’efficacia delle strutture distributive dei paesi europei, utilizzando come termine di valutazione la produttività di fatturato per metro quadro. La media di riferimento è di 9mila euro a mq. (9) nel 2013.

La Gran Bretagna

Il superstore inglese esce a punteggio pieno (15 su 15) e si piazza in una posizione top nei supermercati (10 su 15). Anche la percentuale complessiva di chi usa il canale distributivo è molto alta, ma solo nel primo segmento di mercato (51%). Nel secondo, invece, la quota si assottiglia al 25%.

La Francia

Segue a ruota la GD francese che negli ipermercati occupa una posizione di tutto rispetto (12 su 15), con un utilizzo di questo canale del 48%. Meno nei supermercati (8 su 15), ma comunque sopra la media. Così come l’utilizzo di questo canale distributivo (38%).

L’Italia

Per l’Italia, la vendita al mq nei supermercati e ipermercati è invece sotto la media, rispettivamente (5 su 6,72) e (7 su 9). Con una percentuale di “fedeli” consumatori del 41% e 32%. È una quota, in particolare nel segmento dei supermercati, molto più ridotta rispetto alla Spagna dove si registra il 60% di consensi.

I discount

Nel canale discount non ci sono significative differenze  tra i paesi, se non l’alta presenza dei tedeschi (40%) che si distinguono da tutti gli altri. Mentre sul versante libero servizio si nota una forte resa solo nelle strutture inglesi (8 su 15). Esclusa la Germania, l’Italia è l’unico paese sotto la media (4 su 5,55).

Le diverse regioni italiane

Uno studio recente di Conad su dati Nielsen stima la produttività al mq delle strutture distributive divise per area. La media di riferimento è di 5,4mila euro al mq (5,4). Dalla ricerca si evince che l’Area 4 (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia) risulta quella con il più basso tasso di produttività (3,8 su una media di 5,4). L’Area 1 (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia) e l’Area 3 (Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna) superano invece la media: 6,4 e 6,1. Perde colpi infine l’Area 2 (Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) che si posiziona a ridosso della media (5,5). Importante è la forbice di quasi il 50% tra l’indice di produttività nell’Area 1 e 4 (6,4 contro 3,8). Numeri che certificano le difficoltà di fare grande distribuzione al Sud, dove a vincere sono i discount (4,5). Non accade così in tutte le altre Aree, nelle quali c’è una elevato livello di produttività tra gli ipermercati. In particolare, nell’Area 1 (8) e nell’Area 3 (8,2). In quest’ultima poi, a differenza della prima (5,9), anche i supermercati superano la media in termini di efficienza (6,3). Più indietro l’Area 2 che su una stima di produttività media al mq di 5,5mila euro, negli ipermercati è al 6,6 e nei supermercati è al 5,6.
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.