Walmart punta sull’IA per ottimizzare gli approvvigionamenti

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Walmart è un gigante del commercio che fattura oltre 680 miliardi di dollari. Su quali soluzioni di I.A. punta per mantenere la propria posizione di leadership? La risposta viene dall’India e si chiama “Cropin”.

Di Walmart abbiamo parlato in varie occasioni. In un articolo di febbraio, ad esempio, intitolato “Walmart punta sull’MDD premium?“, ci siamo soffermati su come il colosso americano sia sempre più focalizzato sull’innovazione prodotto, di fatto sostituendosi all’industria.

Nello stesso mese, poi, all’interno dell’articolo “Le sedi dei supermarket USA si alleggeriscono…e in Italia che succederà?” avevamo citato Walmart nell’ambito di un approfondimento sulla razionalizzazione delle strutture organizzative di alcune grandi catene a stelle e strisce.

Qualche tempo prima, invece, in “Guardare oltre l’EveryDayLowPrice è possibile?“, avevamo evidenziato le performance inserite nell’ Annual Report 2024 dell’azienda. Il documento mostra, tra gli altri dati, un fatturato di 100 miliardi realizzato dalla sola divisione eCommerce, un incremento del 6% nelle vendite complessive ed un cash flow operativo di 36 miliardi di dollari. Le highlights del report sono inserite qui sopra.

All’interno del medesimo articolo, illustravamo anche le tipologie di store con cui opera Walmart, ovvero i Supercenters da 16.500 mq di media, i Discount Stores da 9.700 mq ed i Neighborhood Markets, il vicinato da 3.900 mq circa. A differenza dei primi due tipi di negozio, la prossimità tratta solo prodotti grocery.

La tabella qui sopra mostra dei dati più aggiornati rispetto a quelli dell’Annual Report 2024 perché fanno riferimento all’anno terminante il 31 gennaio 2025.

In questo periodo, Walmart ha realizzato vendite per 680,99 miliardi di dollari, segnando un +5.1% sull’anno precedente. Anche gli utili sono cresciuti a 20.16 miliardi con un +23.9% di incremento rispetto all’anno terminante il 31 gennaio 2024.

Perché è importante studiare Walmart?

Conad, insegna leader in Italia, ha archiviato il 2024 con 21.1 miliardi di euro di fatturato, in crescita del 4.5% sul 2023. Ciò significa che le vendite di Walmart rappresentano quasi trenta volte quelle del campione nostrano. Il dato è rilevante perché ci aiuta a comprendere l’unicità di Walmart: una multinazionale di dimensioni mastodontiche la quale, per mantenere il proprio primato mondiale, deve effettuare scelte strategiche mirate e, soprattutto, corrette.

Guardare a Walmart, quindi, ci permette di monitorare quali soluzioni decide di adottare un gigante del commercio da 681 miliardi di vendite per affrontare il futuro all’interno di un mercato, quello retail, dove mantenere posizioni di leadership non è sempre facile per via della velocità con cui avvengono i cambiamenti nella tecnologia disponibile e nelle preferenze dei consumatori.

Le soluzioni di cui sopra definiscono dei macro trend che, derivando da un Paese ad alto tasso di innovazione come gli Stati Uniti, spesso si riflettono su altri mercati e, in alcuni casi, anche sull’Italia.

Come ottimizza gli approvvigionamenti Walmart con l’IA

Walmart ha scelto di collaborare con Cropin, azienda che, con la sua piattaforma di agri-intelligence, aiuterà il gigante del retail ad ottimizzare la filiera di fornitura dei prodotti freschi, migliorando le previsioni di resa, monitorando la salute delle colture e prevedendo le transizioni stagionali con maggiore accuratezza.

Grazie a questa partnership, Walmart cerca di mitigare i rischi correlati alle condizioni meteorologiche, alla volatilità del mercato ed alle interruzioni di filiera. Il tutto per avere una maggiore garanzia di forniture costanti per quanto concerne i prodotti deperibili di alta qualità, riducendo al contempo gli sprechi.

Questo cambio di passo si rende necessario anche per via dei cambiamenti climatici il cui peso sulla filiera agroalimentare diventa sempre più evidente. Walmart ha l’obiettivo di rinnovare le proprie strategie di approvvigionamento, dunque, per aumentare la propria efficienza operativa in uno scenario sfidante.

Il software di Cropin, fornendo una previsione sulle rese e sulla disponibilità del prodotto, consente alle aziende come Walmart di applicare conseguentemente strategie di prezzo più efficaci.

Cropin è una società fondata nel 2010 con sede in India, a Bangalore. Da quando è nata, ha lavorato con oltre 100 clienti B2B, digitalizzando 30 milioni di acri di terreni agricoli.

E in Italia?

In un articolo di febbraio, dal titolo “Dove investono i Retailer in campo digital?“, abbiamo mostrato come, anche nel nostro Paese, i leader del comparto retail stiano investendo in modo importante su soluzioni di intelligenza artificiale che li aiutino a prevedere la domanda per ottimizzare gli approvvigionamenti e definire meglio i prezzi da applicare al pubblico.

In questo momento, se si sceglie di adottare soluzioni basate sull’I.A., è importante avere dei database puliti, che presentino dati affidabili. Il rischio, infatti, è quello di “dare in pasto” all’intelligenza artificiale cifre poco precise che, in virtù dei propri limiti, generano previsioni non accurate.

Sicuramente, nei prossimi 3/5 anni, i sistemi avanzati di IA entreranno sempre di più all’interno dei processi che governano le imprese della GDO. È opportuno, di conseguenza, prepararsi, lavorando al fine di certificare correttamente i dati dell’impresa.

In RetailWatch seguiamo con molta attenzione i temi legati all’intelligenza artificiale perché, come scrivevamo nell’articolo di settembre, intitolato “L’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail“, gli impatti di tale tecnologia saranno importanti e coinvolgeranno molti processi caratteristici della GDO.

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